L’occhio umano è una struttura sofisticata. Il suo aspetto esteriore riflette prima di tutto le funzioni delle sue componenti, che, collaborando fra di loro, regolano la quantità di luce che penetra al suo interno, mettono a fuoco gli oggetti vicini e inviano segnali indirizzati verso il cervello.
Tra i principali elementi che costituiscono l’occhio ricordiamo la cornea, la membrana superficiale che riveste la zona al centro dell’occhio. La sua trasparenza, oltre a permettere di vedere la pupilla e l’iride, consente il passaggio degli stimoli luminosi al nervo ottico. Inoltre, dal momento che è posizionata sulla superficie dell’occhio, la cornea svolge anche una funzione protettiva.
D’altra parte, questa posizione in prima linea espone proprio la cornea al rischio di traumi e danni. Può per esempio capitare di ritrovarsi alle prese con un’abrasione corneale a causa di un graffio nell’occhio.
Abrasione corneale: le cause
In effetti, l’abrasione corneale è un trauma piuttosto frequente. In genere la causa non è un grave infortunio, ma un piccolo incidente limitato all’area dell’occhio. Può per esempio capitare di graffiare la cornea con il pennello per il trucco, oppure strofinando l’occhio dopo che un granello di sabbia, polvere o altre piccole particelle sono finiti al suo interno.
Altre possibili cause di abrasione corneale sono:
- l’impatto contro rami o foglie
- la pratica di alcuni sport
- l’uso prolungato delle lenti a contatto
- l’uso di lenti a contatto danneggiate
- materiali che finiscono nell’occhio durante le attività lavorative o, nel caso dei bambini, mentre si gioca.
Inoltre, come già accennato, è possibile procurarsi un’abrasione corneale graffiandosi accidentalmente l’occhio con le unghie.
Il problema può riguardare persone di qualsiasi età. Spesso ha origine sul luogo di lavoro; in particolare, è facile che piccoli pezzi di legno o di metallo si infilino sotto alla palpebra finendo per danneggiare proprio la cornea. Più in generale, la presenza di corpi estranei nell’occhio è responsabile di buona parte dei problemi oculistici di cui si occupano i medici di base.
Sintomi e diagnosi dell’abrasione corneale
Il forte fastidio che colpisce l’occhio (spesso simile alla sensazione di un corpo estraneo al suo interno) è uno dei sintomi più comuni dell’abrasione corneale. Ad essa si possono aggiungere sensibilità alla luce (fotofobia), mal di testa e sintomi simili a quelli della congiuntivite, causata per esempio da allergie (lacrimazione eccessiva, bruciore e occhi rossi).
Inoltre, le capacità visive possono risultare ridotte, proprio come accade in caso di cheratocono (una patologia caratterizzata dalla deformazione del tessuto corneale). In particolare, la vista viene in genere compromessa da abrasioni localizzate nella parte centrale della cornea. La febbre è invece un sintomo solo di un’infezione alla cornea, ma non di un trauma.
L’approccio più utile che il medico può adottare per verificare la presenza di un’abrasione durante una visita oculistica è basato sull’uso della fluoresceina. Questo colorante, illuminato con una luce blu di cobalto, permette di individuare il graffio rendendolo fluorescente: una cornea intatta lascia penetrare il colorante, che resta invece intrappolato in eventuali graffi o abrasioni. La tecnica prevede l’applicazione preventiva di gocce anestetiche nell’occhio.
In genere le abrasioni della cornea appaiono come linee o assumono forme ramificate. Per esempio, l’intrappolamento di corpi estranei nella parte interna della palpebra causa tipicamente delle abrasioni verticali sulla cornea. Chi indossa lenti a contatto, invece, può presentare più lesioni puntiformi che confluiscono in un’abrasione centrale dalla forma tondeggiante.
Grazie all’uso della fluoresceina è possibile diagnosticare, e quindi distinguere da un’abrasione corneale, anche altre condizioni, in particolare la cheratite causata dal virus Herpes simplex, un’infezione che richiede un trattamento immediato.
Il medico può prendere in considerazione anche la presenza di altri segnali utili. Potrebbe per esempio esaminare l’occhio utilizzando le classiche torce a stilo e rilevare una pupilla dalla forma anomala. Oppure potrebbe osservare aree opache sulla cornea – un possibile segnale di ulcere o infezioni. Una cornea opacizzata potrebbe anche essere il segnale di un gonfiore causato da un eccessivo sfregamento.
Come si cura un’abrasione corneale
Una volta individuata la causa dell’abrasione corneale e stabilita la gravità della lesione il medico può valutare la terapia più adatta.
Un trattamento tempestivo consente generalmente una guarigione completa dell’abrasione corneale. D’altra parte, abrasioni trascurate possono danneggiare seriamente la vista; alcune possono lasciare cicatrici che interferiscono con le capacità visive, causando per esempio astigmatismo. Nel peggiore dei casi, un’abrasione corneale non trattata può causare la perdita della vista, con conseguente forte riduzione della qualità della vita.
In genere piccole abrasioni possono essere curate a casa seguendo i consigli del medico, mentre abrasioni più estese o associate a disturbi della vista, per esempio quelle causate dalle lenti a contatto, richiedono l’intervento di un oftalmologo.
Quando la lesione della cornea è dovuta alla presenza di un oggetto estraneo, è bene recarsi con urgenza al Pronto soccorso, dove il medico può tentare di rimuoverlo irrigando l’occhio, utilizzando un tampone in cotone oppure attraverso l’uso di uno strumento, dopo l’applicazione di un anestetico. Se il corpuscolo è sotto le palpebre, è necessario rovesciarle.
La terapia prevede l’uso di antibiotici da somministrare direttamente nell’occhio seguendo le prescrizioni del medico per quanto riguarda il dosaggio, il numero di giorni ecc. Alcuni antibiotici si presentano sotto forma di unguenti e offrono il vantaggio di lubrificare l’occhio, mentre altri sono disponibili in forma di collirio.
Per calmare il dolore il medico può consigliare l’assunzione di farmaci antinfiammatori, disponibili sia in formulazioni da assumere per via orale, sia sotto forma di soluzione oftalmica per il trattamento topico.
In caso di abrasioni particolarmente estese possono essere utilizzati anche rimedi che bloccano la contrazione del muscolo ciliare dell’occhio (i farmaci cicloplegici). Sono noti soprattutto perché permettono di dilatare la pupilla per eseguire alcuni esami diagnostici, ma esercitano anche altri effetti: in particolare, contrastano le infiammazioni e possono aiutare chi è sensibile alla luce.
La terapia può però avere qualche effetto collaterale, come difficoltà di lettura. Potrebbe sembrare, insomma, di aver sviluppato una presbiopia tutta d’un colpo.
Il bendaggio, procedura di routine fino a qualche tempo fa, oggi è riservato solo a pochi casi.
In generale, è bene non attendere settimane o addirittura mesi prima di un controllo da un medico. Se il problema non si risolve entro 3-4 giorni, è bene rivolgersi a uno specialista che sia in grado di proporre rimedi opportuni.
Quando rivolgersi all’oculista
In seguito a un’abrasione corneale si può verificare la presenza di sangue nello spazio compreso tra la cornea e l’iride (la camera anteriore dell’occhio). Questa condizione, detta ifema, è associata a vista offuscata e dolore in caso di esposizione a luci intense. Il trattamento consiste nel riposo a letto mantenendo la testa sollevata e l’occhio coperto, abbinato all’uso di colliri per dilatare la pupilla. In questo modo si cerca di ridurre l’infiammazione e, allo stesso tempo, di favorire il riassorbimento del sangue.
La presenza di ifema può richiedere anche la misurazione quotidiana della pressione interna all’occhio. Se elevata, possono manifestarsi sintomi come nausea e vomito.
Come prevenire i graffi nell’occhio
L’uso di occhiali di protezione durante i lavori e gli sport a rischio è utile per la prevenzione dei graffi nell’occhio. Piccoli accorgimenti aiutano però a ridurre i rischi anche nella vita di tutti i giorni. In particolare, è bene:
- utilizzare le lenti a contatto in modo appropriato
- cercare di non graffiare l’occhio con le unghie
- evitare di sfregare con le mani, nonostante il prurito, l’occhio in cui è entrato un corpo estraneo.